I giochi
![Foto](/uploads/1/1/6/9/116934250/giochi1_orig.jpg)
I pompeiani non esitavano a confessare il grande amore per i giochi d’azzardo; ne erano stati appassionati in tutti i tempi. Molto spesso le locande dissimulavano nel retrobottega una vera e propria bisca in cui ogni giorno dell’anno si potevano fare scommesse e gettare i dadi.
Ci si serviva per giocare di due tipi di dadi: i tali, di forma oblunga e con solo quattro facce numerate e i tesseræ, comuni dadi a sei facce. I dadi venivano lanciati da un recipiente (fritillus) e lo scopo era di ottenere il punteggio più alto (venus). Si giocava anche a navia aut capita (testa o croce), par impar (pari e dispari), micatio (l’attuale gioco della morra).
Ci si serviva per giocare di due tipi di dadi: i tali, di forma oblunga e con solo quattro facce numerate e i tesseræ, comuni dadi a sei facce. I dadi venivano lanciati da un recipiente (fritillus) e lo scopo era di ottenere il punteggio più alto (venus). Si giocava anche a navia aut capita (testa o croce), par impar (pari e dispari), micatio (l’attuale gioco della morra).
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Un gioco molto tollerato era il tric – trac: si giocava su di una tavola su cui erano segnate dodici linee intersecantesi tra di loro e occorrevano pedine ognuna delle quali aveva da una parte motivi mitologici assieme ad un numero. Le pedine (calculi) dovevano muoversi sulle linee secondo il punteggio ottenuto gettando i dadi e gli ossicini.
I giochi dei bambini pompeiani non erano dissimili da quelli dei bambini moderni: si giocava con piccole spade (ensiculum), con carrettini e cavallini trainati con spago; diffusissimo era il gioco della moscacieca e delle noci.
I piccoli pompeiani imitavano anche gli adulti: si giocava a fare i soldati, i giudici, i magistrati e le signore.
I giochi dei bambini pompeiani non erano dissimili da quelli dei bambini moderni: si giocava con piccole spade (ensiculum), con carrettini e cavallini trainati con spago; diffusissimo era il gioco della moscacieca e delle noci.
I piccoli pompeiani imitavano anche gli adulti: si giocava a fare i soldati, i giudici, i magistrati e le signore.