I defunti
![Foto](/uploads/1/1/6/9/116934250/morti1_orig.jpg)
Fin da epoca sannitica (425 – 80 a.C.) i pompeiani commemoravano i loro morti con il rito della sepoltura. Le tombe di questo periodo sono ad inumazione, quasi tutte a fossa, una sola è a camera. E’ nell’età romana (80 a.C.) che le necropoli pompeiane diventano monumentali per la grandiosità dei mausolei che si sviluppano lungo le strade poste al di fuori delle varie porte della città.
Prevale in questo periodo il rito funebre dell’incinerazione; le ceneri, disposte in urne di terracotta, di marmo e talora di vetro, erano collocate in tombe monumentali in gusto ellenistico e romano a nicchia, a camera, a tempietto, a mausoleo circolare, a podio, a forma di altare o di esedra circolare (schola), a triclinio funebre.
Nel mondo romano si usava, avvenuto un decesso, accompagnare in processione il defunto all’ultima dimora vestendo abiti neri o scuri (toga pulla).
Prevale in questo periodo il rito funebre dell’incinerazione; le ceneri, disposte in urne di terracotta, di marmo e talora di vetro, erano collocate in tombe monumentali in gusto ellenistico e romano a nicchia, a camera, a tempietto, a mausoleo circolare, a podio, a forma di altare o di esedra circolare (schola), a triclinio funebre.
Nel mondo romano si usava, avvenuto un decesso, accompagnare in processione il defunto all’ultima dimora vestendo abiti neri o scuri (toga pulla).
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Presso il luogo della sepoltura veniva consumato un pasto che simbolicamente si offriva agli dei e al defunto, ma che doveva anche avere una funzione catartica per i familiari ed i conoscenti contaminati dall’accompagnamento funebre.
La varietà dell’architettura funeraria della necropoli pompeiana non trova alcun riscontro nelle necropoli di altre città campane, la qual cosa testimonia l’estrema diversità di gusti e di estrazione sociale dei cittadini di Pompei.
La varietà dell’architettura funeraria della necropoli pompeiana non trova alcun riscontro nelle necropoli di altre città campane, la qual cosa testimonia l’estrema diversità di gusti e di estrazione sociale dei cittadini di Pompei.